Devis Venturelli (Faenza, 1974), artista multidisciplinare e architetto, vive e lavora a Milano.

L’approccio visionario e utopico all’architettura costituisce il prodromo della sua ricerca che predilige lo studio del contesto urbano e la sua rete relazionale. La performance documentata come fenomeno temporaneo è prerogativa della sua sperimentazione artistica, ancora capace nell’era digitale di risvegliare la tensione per la ricerca di una poetica nel reale, aggiornata a nuove tecnologie visuali. La dimensione creativa e generativa della forma e la sua cinetica imprevedibile assumono come fondamento il concetto di estasi urbana. L’architettura è il termine di confronto, lo scenario in cui la performance temporanea e nomade si svolge. La dimensione aptica individua nei suoi lavori un approccio destrutturante delle rigidità normative dell’architettura, accedendo alla soglia di una vera e propria architexture quale procedimento anarchitettonico. Materiali tissurali e superfici fluide sono gli strumenti con cui avviene l’alterazione delle forme e la scoperta di un’ennesima spazialità transitiva. La forma-informe crea un atlante di itinerari psichici percettivi e multiformi. L’intervento artistico si delinea come un (dis)continuum in evoluzione, una mise en sequence cinematica di stadi di sviluppo in cui gli ambiti linguistici spingono continuamente a confluire l’uno nell’altro: dall’immagine in movimento, dalla grafica, dall’installazione alla scultura, alla fotografia, alla performance. Le pratiche di autocostruzione, legate all’esplorazione di una sottocultura del costruire e del mettere in forma, hanno da sempre animato un suo interesse verso territori di sperimentazione, che coinvolgono la moda, l’architettura, l’antropologia, l’interesse verso l’oggettualità e i suoi display, estensione di una prassi di studio e di progettazione nell’ambito dell’exhibition art.

Dopo gli studi presso l’Ecole d’Architecture et de Paysage di Bordeaux e la laurea magistrale in Architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è formato nell’ambito dell’exhibit contemporaneo con l’architetto Italo Rota, con il quale ha collaborato dal 2002 al 2012.

Ha esposto in mostre personali e collettive in musei, istituzioni, gallerie d’arte, film e mediart festival come WexnerCenter for the Arts, Columbus, Ohio; Haus der Kulturen der Welt, Berlino; Centre Pompidou, Parigi; Lincoln Center for the Performing Arts, New York; Pac, Milano; Anthology Film Archive, New York; Medialab-Prado, Madrid; Xinjiang Biennale; MACRO, Roma; Kulturhuset Museum, Stoccolma; la Biennale di Venezia; Istituto Italiano di Cultura, Amsterdam; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Kunsthalle, Vienna; Stadtgalerie, Kiel; Centre d’Art Santa Monica, Barcellona;Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.

Ha realizzato numerosi progetti espositivi fra cui l’installazione multimediale Luciano Berio/Devis Venturelli. In My End is My Music prodotto da Fondazione Romaeuropa e Tempo Reale per Romaeuropa Festival 2013 e il progetto multimediale Dancing Columns, un museo virtuale sul medium ceramico, presentato fra gli altri presso il Department of Media Art and Art History dell’University of Mary Washington, Fredericksburg, USA.

Ha inoltre realizzato varie installazioni site-specific in spazi architettonici e urbani.

Nel 2019 ha vinto il Premio Alinovi Daolio, Accademia di Belle Arti e Dipartimento delle Arti di Bologna, nel 2010 il Premio Video.it-Fondazione Merz, Torino e nel 2008 il Premio Aletti, ArtVerona, Verona.

Con Italo Rota ha cofirmato molti progetti espositivi tra cui si evidenziano gli allestimenti di mostre quali Contromoda, Palazzo Strozzi, Firenze; Paradise now. Un viaggio nell’Italia degli anni ’60, Palazzo della Ragione, Padova; Le sette ossessioni del design italiano, Triennale Design Museum, Milano. Ha collaborato alla progettazione degli spazie espositivi del Museo del Novecento di Milano.

Ha realizzato numerose installazioni e allestimenti sia per mostre d’arte contemporanea che per la moda per istituzioni e brand come Furla, Gasjeans, Gianfranco Ferrè, Roberto Cavalli. Si occupa inoltre di valorizzazione espositiva nell’ambito dei beni culturali e ha allestito mostre per Sovrintendenza Archeologia della Lombardia presso aree archeologiche tra cui Terme di Como Romana, Antiquarium dell’Anfiteatro Romano “Alda Levi”, Milano o musei tra cui Museo Internazionale del Design Ceramico, Laveno e Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”, Firenze, nell’ambito del quale ha collaborato in progetti sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità museale.

Attualmente è docente a contratto di Allestimento presso l'Accademia di Brera-Milano e l'Accademia di Belle Arti di Verona, di Installazioni Multimediali presso l'Accademia di Perugia e di Architettura degli Interni presso il Campus di Architettura - Alma Mater Studiorum di Bologna.

 


Born 1974 in Faenza, Italy. He lives and works in Milan, Italy.

He studied Architecture at Università degli Studi, Ferrara and at École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage, Bordeaux.

Multi-disciplinary artist and architect, in his practice he uses the languages of video, performance, sculpture and installation to document ephemeral architectures and temporary utopias.

He has taken part in solo and group shows  in museums, institutions, art galleries such as Centre Pompidou, Paris, 2019; Lincoln Center for the Performing Arts, New York, 2018; Antology Film Archive, New York, 2018; PAC, Milan, 2016; Medialab-Prado, Madrid, 2016; Museo de Arte, Lima, 2015; Xinjiang Biennale, 2014; MACRO, Rome, 2013; Kulturhuset Museum, Stockholm, 2012; MMOMA - Moscow Museum of Modern Art , Moscow, 2012;  la Biennale di Venezia, 2011; Ace Gallery, Los Angeles, 2011; Angel Orensanz Foundation, New York, 2011; Istituto Italiano di Cultura, Amsterdam, 2011; Spazio Oberdan, Milan, 2011; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin, 2011; Kunsthalle, Wien, 2010;  Stadtgalerie, Kiel, 2010; Centre d’Art Santa Monica, Barcelona, 2010; Fondazione Merz, Turin, 2010; Kunstverein, Augsburg, 2010; Pacific Design Center, West Hollywood, 2010; National Museum, Wrocław, 2009; Mart - Galleria Civica, Trento, 2008; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Rome, 2005.

In 2013 he presented the film project Devis Venturelli/ Luciano Berio. In My End is My Music, in collaboration with Tempo Reale and produced by Fondazione Romaeuropa.

His videos and experimental films have been shown in International Film Festivals including Rencontres Internationales Paris/Berlin, Dance on Camera Festival, Videoformes, 25FPS Experimental Film Festival, FIVA  - Festival Internacional de Video Arte, Romaeuropa Festival, Tehran International Short Film Festival, Regensburg International Short Film Week, New Filmakers NY. 

He has, furthermore, been awarded prizes including Premio Aletti – Banca Aletti, 2008; VIDEO.it / Fondazione Merz, 2010; Hong Kong Arthouse Prize – Best Experimental Film, 2017.